Dopo West Nile e Dengue, in Italia scattano le misure di sicurezza per prevenire la trasmissione di un altro virus ancora per via trasfusionale: la Chikungunya, una malattia di origine virale.
Dopo un periodo di incubazione, che può variare dai 3 ai 12 giorni, si possono manifestare sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, nausea, vomito, cefalea e soprattutto importanti dolori articolari (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”): proprio a causa di questi dolori i pazienti tendono a rimanere assolutamente immobili e ad assumere posizioni che consentano di limitare il dolore. Il quadro è accompagnato, in alcuni casi, da manifestazioni cutanee maculopapulari pruriginose, che a volte possono assumere caratteristiche di tipo emorragico benigno (petecchie, ecchimosi, epistassi, gengivorragie). Il tutto si risolve spontaneamente, in genere in pochi giorni, anche se i dolori articolari possono persistere anche per molti mesi.
Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica o neurologica, soprattutto nei bambini. In rarissimi casi la chikungunya può essere fatale, più che altro in soggetti anziani con sottostanti patologie di base.
I primi casi si stanno registrando anche nel nostro Paese, complice il periodo estivo e la massiccia diffusione di zanzare. Le disposizioni del Centro nazionale sangue prevedono di:
- rafforzare, in tutti i Servizi trasfusionali e nelle Unità di raccolta, l’indagine anamnestica di selezione, prevista dalle vigenti disposizioni normative, accertando se il donatore ha soggiornato, anche per poche ore, nell’area interessata dal provvedimento.
- applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato anche per poche ore nel comune interessato o, in alternativa, l’esecuzione del test CHIKV NAT (dove previsto);
- sensibilizzare i donatori ad informare il Servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con infezione da CHIKV, oppure in caso di diagnosi di infezione da CHIKV, nei 14 giorni successivi alla donazione (post donation information).
Qui di seguito le aree del Paese interessate dalle misure di prevenzione:
- 21 agosto 2025 – Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona): provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza della arbovirosi” dell’Istituto superiore di sanità, di un caso autoctono confermato di infezione in un soggetto residente nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella.
- 18 agosto 2025 – Comune di Verona: provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza della arbovirosi” dell’Istituto superiore di sanità, di un caso autoctono confermato di infezione in un soggetto residente nel comune di Verona.
- 14 agosto 2025 – Comune di San Prospero (Modena): provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza della arbovirosi” dell’Istituto superiore di sanità, di un caso autoctono confermato di infezione in un soggetto residente nel comune di San Prospero.
- 11 agosto 2025 – Carpi (Modena): provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza della arbovirosi” dell’Istituto superiore di sanità, di un caso autoctono confermato di infezione in un soggetto residente nel comune di Carpi.
- 8 agosto 2025 – Comune di Affi (Verona): provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza della arbovirosi” dell’Istituto superiore di sanità, di un caso autoctono confermato di infezione in un soggetto residente nel comune di Affi.
- 7 agosto 2025 – Comune di Negrar di Valpolicella (Verona): provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza della arbovirosi” dell’Istituto superiore di sanità, di un caso autoctono confermato di infezione in un soggetto residente nel comune di Negrar di Valpolicella.
- 24 luglio 2025 – Comune di Bentivoglio (Bologna): provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza della arbovirosi” dell’Istituto superiore di sanità, di un caso autoctono confermato di infezione in un soggetto residente nel comune di Bentivoglio.
- 14 luglio 2025 – Comune di Castel San Giovanni (Piacenza): provvedimento disposto a seguito della segnalazione, sulla piattaforma per la “Sorveglianza della arbovirosi” dell’Istituto superiore di sanità, di un caso autoctono confermato di infezione in un soggetto residente nel comune di Castel San Giovanni.
Fonte: AVIS Nazionale